E’ stato sottoscritto a Roma il Protocollo d’intesa tra “FareAmbiente” nazionale e la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”, promotrice della “Biennale della Dieta Mediterranea per i Diritti Umani al Cibo Sano e all’Acqua potabile” (www.biennaledietamediterranea.wpstag.top). La partnership, ha lo scopo di condividere la Biennale “diffusa e sostenibile” in cinque territori del Mezzogiorno d’Italia.
Dalla riunione tenutasi nella Capitale, in occasione della presentazione del rapporto 2020 di FareAmbiente sulle frodi Agro-alimentari, sono già emerse Agrigento, Lecce, Paestum, Napoli ed a breve, sarà individuata una località anche in Calabria. Molte soddisfazioni sono state espresse dal Presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe e della “Paolo di Tarso” Luana Gallo, già al lavoro e in perfetta sinergia.
“La Biennale – ha affermato Fabio Gallo Responsabile dell’Area progetti della “Paolo di Tarso” e ideatore del Progetto, ha lo scopo di chiamare le Nazioni a discutere sui temi dell’Ambiente e del Futuro Alimentare, perché vi siano comuni politiche anche a tutela dei Diritti Umani all’accesso al Cibo Sano e all’Acqua potabile, fortemente compromessi. Allo stesso tempo desideriamo dare vita ad una organizzazione della Biennale in grado di generare nuovi interessi e nuove economie e sostegno del mondo dei giovani, del Lavoro, delle innovazioni tecnologiche e della condivisione di buone pratiche“.
La Biennale, ha già visto la sua fase costituente in Puglia, nel suggestivo Castello di Corigliano d’Otranto, riunendo i maggiori attori nel campo della Dieta Mediterranea, dalle Associazioni alle Fondazioni, agli Operatori del mondo Agroalimentare e dell’Industria dell’Ospitalità e del Turismo allargato.
La Dieta Mediterranea, è Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO ed in occasione dell’EXPO di Milano 2015 è stata al centro dell’attenzione internazionale grazie ad una serie di eventi promossi nel Cluster BioMediterraneo che ha esposto l’applicativo MDietAPP (scaricabile gratuitamente da www.mdietapp.it), realizzato dalla Fondazione “Paolo di Tarso” e successivamente promosso dalla FAO e dal WFP – World Food Programme delle Nazioni Unite, grazie alla collaborazione con la Repubblica di Malta e alla Mediterranean Academy of Culture Technology and Trade.