E’ stato stipulato il protocollo d’intesa tra il Comune di Cosenza, Assessorato Crescita Economia Urbana, Formazione Professionale e lavoro e la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” promotrice della “Biennale della Dieta Mediterranea per i Diritti Umani al Cibo Sano e alla Pace” che, per l’eticità dei suoi scopi, ha ricevuto l’alto patrocinio del Ministero della Salute.
Si tratta della prima Biennale a carattere “Diffuso e Sostenibile” che mira a rendere centrali le risorse del Mezzogiorno d’Italia in un contesto di Sviluppo e Legalità. La Biennale attua la “Governance Alimentare Sostenibile” delle Nazioni Unite anche in materia di contrasto alle malattie non trasmissibili e rappresenta un richiamo per i Paesi europei e del Mediterraneo che “biennalmente” verranno invitati a confrontarsi nelle fertili terre del Sud Italia in un contesto ecumenico, multiculturale e di pace, sui temi della qualità alimentare, della sostenibilità dell’Ambiente e dei Diritti Umani all’accesso Cibo Sano.
La prima edizione dei lavori prenderà vita nell’anno 2016 tra Calabria e Puglia, contestualmente all’Anno del Grande Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco e del Seicentenario di San Francesco da Paola, pilastro della Carità cristiana.
LOREDANA PASTORE ASSESSORE ALLA CRESCITA ECONOMICA URBANA
L’Assessore del Comune di Cosenza Loredana Pastore ha manifestato la sua soddisfazione per la stipula del protocollo che mira concretamente a portare la Dieta Mediterranea in Tavola e trasformare un Patrimonio UNESCO in economia e Lavoro, anche in modo innovativo a vantaggio delle Aziende del Territorio. Questa Biennale – ha aggiunto l’Assessore Loredana Pastore – nasce dal basso e mira a sostenere con intelligenza le piccole e medie imprese e quei mestieri che sono parte integrante del costume e delle nostre tradizioni che l’UNESCO definisce “Stile di Vita” unendo al prodotto della terra quello del vissuto umano. Inoltre – ha aggiunto l’Assessore Loredana Pastore, la Biennale è la macro rete che mancava al Mezzogiorno d’Italia. Una rete all’interno della quale la Città di Cosenza potrà mostrare il suo splendore e le sue capacità organizzative. Sono davvero lusingata per la fiducia che ha inteso accordare alla mia persona il Primo Cittadino di Cosenza Mario Occhiuto – ha concluso l’Assessore Loredana Pastore – affidandomi la conduzione dei lavori preparatori della BIENNALE che intendo promuovere coinvolgendo i colleghi Assessori e l’intera Amministrazione comunale di Cosenza. Tanto più in considerazione del fatto che la Città di Cosenza e i suoi Cittadini sono stati insigniti della “Carta della Pace” per la Tutela della Memoria, dei Diritti Umani e dell’Ambiente. Attestazione di alta stima che intendiamo mantenere alta facendoci, nell’ambito della Biennale, ambasciatori della cultura di Pace.
LUANA GALLO PRESIDENTE FONDAZIONE “PAOLO DI TARSO”
Soddisfazioni espresse anche dal presidente della “Paolo di Tarso” Luana Gallo, Direttore Scientifico del Master UNICAL in Dieta Mediterranea e Sostenibilità Ambientale che ha fatto notare l’imprescindibilità del binomio patrimonio agroalimentare e patrimonio culturale del territorio che, nella Biennale, rappresenteranno un unico percorso. La Biennale ha ricevuto l’alto patrocinio del Ministero della Salute, è costo zero e ha già sottoscritto numerosi accordi di partenariato tra i quali segnaliamo la East-West Investment Group della Federazione Russa, il Ministero dello Sviluppo Economico della Repubblica Albanese e la Mediterranean Academy of Culture, Tourism and Trade della Repubblica di Malta. La Biennale, in modo particolare, sarà dedicata al mondo della Scuola e dell’Università in chiave innovativa.
LA BIENNALE: UN PRE-INCUBATORE EUROPEO MEDITERRANEO
La BIENNALE – di fatto – istituisce il primo pre-incubatore europeo mediterraneo che si pone l’obiettivo di collocare i Territori e le Imprese al centro dell’interesse della Nazioni attigue, chiamate con cadenza Biennale a confrontarsi sui Diritti Umani al Cibo Sano attraverso la valorizzazione della Dieta Mediterranea “Patrimonio UNESCO”, tradizione agroalimentare e culinaria particolarmente conservata nelle regioni del Sud Italia.
La BIENNALE – come recita il sito ufficiale – intende conquistare e mantenere un’impostazione istituzionale concettualmente immateriale, non burocraticamente subordinata, al fine di rendere chiara anche la necessità di riforma radicale e liberale dei rapporti fra privato e pubblico, migliorando le qualità etiche, operative e finanziarie del primo, eliminando le impossibilità, la povertà tecnica e l’incompetenza del secondo. La BIENNALE è caratterizzata dalle capacità di diffusione del metodo e della ricchezza prodotta e dall’alta sostenibilità economica e ambientale delle sue iniziative. La BIENNALE favorisce l’individuazione di uno o più luoghi del progetto olistico sussidiario nei quali essa si manifesta, noti per l’esercizio di buone pratiche. Il progetto olistico, fuori da ogni pianificazione-programmazione, raccoglie concrete proposte di portatori d’interesse (Stakeholder) e attua, progressivamente e con competenza crescente, un grande progetto di sviluppo di territori ove concentrare interessi e aspettative.
Fonte: FOOD-MAGAZINE.IT